Monopoli Tech: Google, Facebook e Microsoft

Monopoli-TechChi ha studiato economia a scuola sa che ci sono diversi modelli di mercato che sarebbero teoricamente possibili: si va dalla concorrenza perfetta, in cui il prezzo finale dei prodotti viene stabilito esclusivamente dalla domanda e dall’offerta, fino all’oligopolio, ovvero il mercato di pochi, per concludere con il monopolio, ovvero quando c’è una sola azienda in un dato mercato.

Come accade il più delle volte, la realtà sta nel mezzo e ci sono diverse situazioni in cui la competizione è tutt’altro che perfetta, benché sulla carta non si possa parlare di monopolio vero e proprio.

Prendiamo ad esempio il mondo del tech, ci sono tanti esempi di monopoli che possiamo prendere in considerazione. Uno su tutti è indubbiamente Google, il gigante della ricerca.

Benché, sulla carta, l’azienda di Mountain View abbia dei concorrenti, uno su tutti Bing di Microsoft, di fatto si parla di monopolio: Google ha una quota di mercato superiore al 90% e continua a macinare successi, tanto che i concorrenti faticano a star dietro all’azienda fondata da Brin e Page.

Siamo in una situazione in cui anche le economie correlate subiscono delle influenze pesanti: prendiamo ad esempio l’industria del posizionamento sui motori di ricerca, le tante compagnie web specializzate nel mondo, come l’agenzia di posizionamento Getseen in Italia, la Relevance Web in Francia o la Iron Paper negli USA, devono necessariamente rimanere aggiornate sulle novità da parte di Google e seguirne le evoluzioni per non rischiare di rimanere tagliate fuori dal mercato.

Facebook è un altro eccellente esempio di monopolio tecnologico, in questo caso nel campo dei social. L’azienda fondata da Mark Zuckerberg è la prima in assoluto nel settore e i concorrenti, di volta in volta, sono stati costretti ad arrendersi.

Microsoft, per quanto riguarda il suo Windows, è da anni leader assoluto nel mercato dei sistemi operativi. Fondata da Bill Gates e Paul Allen nel 1975, l’azienda ha guadagnato delle quote di mercato vicine al 100% e solo recentemente ha perso un po’ di terreno (ma parliamo di numeri marginali) nei confronti di Apple con il suo OSX e di Linux.

In tutti e tre i casi che abbiamo riportato, benché non possiamo parlare di monopolio teorico, sulla carta sia esattamente in una situazione in cui un’azienda comanda e tutte le altre (concorrenti e imprese che operano in industrie correlate) devono adattarsi al meglio che possono.

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